La Moonshot Factory di Alphabet, X, sta lavorando a Wolverine, progetto per ora circondato dal massimo mistero teso a fornire un super-udito agli esseri umani. Il nome stesso non è stato scelto a caso, richiamando il personaggio degli X-Men fornito di sensi amplificati.
A svelare quanto sta accadendo sono stati alcuni ex dipendenti, i quali non hanno però voluto fornire ulteriori dettagli, in quanto tenuti all’obbligo di riservatezza. Spingendo comunque un portavoce di X a confermare i lavori in corso.
Wolverine: di cosa si tratta?
Stando a quanto emerso sinora, il team di Wolverine si starebbe dedicando allo sviluppo di un dispositivo da portare nell’orecchio, all’interno del quale sarebbero posizionati dei sensori.
La tecnologia di cui è dotato potrebbe essere impiegata in varie applicazioni, tra le quali quella che sembra avere il maggiore potenziale è la separazione del discorso. Chi porta il dispositivo potrebbe in effetti concentrarsi su ciò che sta dicendo un determinato soggetto presente in un gruppo nel corso di una conversazione resa confusa dalla sovrapposizione delle voci. Un problema spesso irrisolvibile per le normali protesi acustiche.
Le personalità che stanno lavorando al progetto Wolverine
A guidare il progetto Wolverine sarebbe Jason Rugolo, un ex amministratore di ARPA-E il quale è entrato a far parte di X nel 2017, ovvero un anno prima che esso avesse inizio.
Nel gruppo di sviluppo sono presenti inoltre alcune delle massime autorità del settore. A partire da Raphael Michel, il fondatore della compagnia di apparecchi acustici Eargo, il quale ha portato in dote le sue capacità in strategia imprenditoriale. Mentre ad occuparsi dell’aspetto tecnologico sarebbe Simon Carlile, in passato ex vice presidente di Starkey Hearing Technologies, altra azienda specializzata nella produzione di protesi acustiche.
Cosa potrebbe accadere ora?
Il progetto può essere considerato ancora in una fase embrionale. Proprio la presenza di Raphael Michel e di Simon Carlile, ovvero di due persone le quali hanno a lungo lavorato in case produttrici di protesi acustiche sembra però indicare una direzione ben precisa. Anche perché X è stata creata con il preciso intento di dedicarsi ad imprese redditizie. E proprio l’utilizzo di questa nuova tecnologia negli apparecchi acustici potrebbe rivelarsi capace di produrre reddito, considerato come già nel 2017 ammontasse a 360 milioni il numero di persone di ogni parte del mondo colpite da disabilità uditiva. Un dato diffuso nel corso della Giornata mondiale dell’udito (World Hearing Day), il quale potrebbe essere ulteriormente aumentato nel successivo triennio.