Didattica digitale, il nuovo anno scolastico inizia con il piede sbagliato
Didattica digitale, con l’inizio del nuovo anno scolastico 2020/2021 i punti interrogativi aumentano di giorno in giorno così come le conferme su quelli che erano i dubbi. La svolta digitale che si è avviata durante il lockdown, improvvisa ma che ha permesso di svolgere le attività anche da casa, sembrerebbe essersi fermata proprio nel momento più importante, ovvero nella fase di svolta.
L’inizio della scuola faceva paura per il contagio, in molti erano contrari. Ma il ministro Azzolina ha rassicurato tutti sul fatto che le cose sarebbero state gestite al meglio al massimo dell’organizzazione. Purtroppo però la situazione momentanea la dice lunga e chi si spaventa ha tutte le ragioni per farlo. Nessuna organizzazione a partire dalla carenza di personale o dei mezzi di didattica messi a disposizione degli studenti. Le lamentele hanno già avuto avvio per esempio parlando dei banchi con le rotelle diventati motivo di derisione in tutto il mondo. Gli studenti confermano, anche scrivere è impossibile.
Gli studenti del liceo scientifico non hanno ancora una calcolatrice grafica
Gli insegnanti non sono stati ancora chiamati e collocati nelle varie scuole. C’è chi è rientrato in classe pur non avendo professori, maestre. Invece le problematiche che accomunano tutti gli studenti hanno a che fare con la tecnologia che continua a mancare come ogni anno. 1 su 5 studenti si ritrovano tutt’ora senza tablet o computer, addirittura al sud si arriva a 2 su 5. Più della metà degli istituti non riesce a diffondere ciò che serve per fare scuola.
Per esempio per quanto riguarda il liceo scientifico manca addirittura la calcolatrice grafica quindi gli studenti sono costretti a fare i calcoli su un foglio di carta utilizzando una semplicissima penna. Questa potrebbe essere l’occasione migliore per far sì che l’Italia si risvegli muovendo dei passi avanti nel mondo della tecnologia, ma si è ancora molto indietro.